Etnol. - Detti anche
Ful, Fulani o
Peuls, i
F.B.
costituiscono una vasta popolazione africana diffusa dalla provincia di Darfur
fino al Senegal e, a Sud, fino al bacino del Congo. Hanno la pelle color del
bronzo - non sono negri - capelli fini e lisci, naso spesso aquilino o,
comunque, mai largo alla base, statura piuttosto alta: le donne hanno il viso
ovale e spesso assai bello. Originariamente allevatori e pastori nomadi, si
riversarono nelle zone attualmente occupate durante due grandi ondate
migratorie; si convertirono quindi all'Islamismo organizzandosi in una forza
militare assai potente, tanto che dominarono persino gli Haussa. Furono poi
sottomessi dagli Inglesi all'inizio del secolo. Non tutti i
F.B. hanno
tuttavia accolto l'Islam: e proprio quelle tribù che non vi hanno aderito
sono quelle che meglio conservano le antiche tradizioni sia continuando a
dedicarsi all'allevamento di capre, montoni, dromedari e zebù, sia per
quanto riguarda le loro abitazioni costituite da capanne cupuliformi arredate
semplicemente da stuoie e da un piccolo assortimento di utensili (vasellame di
terracotta o di gusci di zucca spesso decorati con gusto geometrico) e dalle
armi (lance, scudi di cuoio, giavellotti, corazze). La famiglia, a discendenza
patrilineare, forma la base del loro ordinamento sociale; un tempo, secondo la
legge del levirato, quando il capo famiglia moriva gli succedeva il fratello
maggiore che ne sposava la vedova. Curioso è il metodo di sepoltura usato
da queste genti: il defunto viene sepolto, ma dopo un mese, i parenti lo
dissotterrano per riseppellirlo una seconda volta: a distanza di un anno dalla
morte, con grandi cerimonie, il cadavere viene dissepolto e nuovamente
sotterrato. È un sistema raro di sepoltura per inumazione in tre tempi. I
F.B. non conoscono alcuna attività artistica: disprezzano la
caccia, la pesca e l'agricoltura, ritengono i negri inferiori ad essi e degni
soltanto di dedicarsi alle occupazioni meno nobili, quelle che essi appunto
disprezzano. Nei tempi passati questa fiera popolazione teneva i negri in
schiavitù e a loro affidava gli incarichi più umili.